AFFIDO CONDIVISO. I PEDIATRI SIPPS: FAVORIRE LA BIGENITORIALITA’ PER IL BENE DEL BAMBINO

Uno studio da poco pubblicato su Children & Society, su 184.496 bambini in 36 Paesi occidentali (Italia inclusa) ha dimostrato che i bambini che vivono con entrambi i genitori biologici riportano i più alti livelli di soddisfazione di vita rispetto ai bambini che vivono con un genitore single o con un genitore biologico e uno acquisito

 

Roma, 11 febbraio 2013 –Diritti dei figli e diritti negati dei genitori: in Italia,  quasi tutti i figli di genitori separati trascorrono mediamente l’83 % del loro tempo con un genitore primario, e solo il 17% con l’altro (solitamente il padre)*. Anche se l’affidamento sarebbe dovuto essere “condiviso”, come stabilito da una legge in materia (n.54/2006) entrata in vigore da sei anni ma che nel nostro Paese non ha ancora trovato piena applicazione. Se ne è discusso oggi al Senato, durante il Convegno “Affrontare la crisi della famiglia nel nome dei figli” , organizzato dall’Associazione Colibrì, a cui hanno partecipato numerosi esponenti del mondo politico, giuridico e scientifico in un confronto aperto con genitori, nonni e figli. Di grande interesse la relazione dal Dott. Vittorio Vezzetti, pediatra che da anni studia il tema dell’affido condiviso. L’autore del libro sulla giustizia minorile “Nel nome dei figli”, ha esaminato, raccolto, riassunto e integrato le più importanti ricerche scientifiche internazionali con validazione statistica relative all’importanza dell’affidamento condiviso. Le conclusioni, pubblicate in un articolo pubblicato sulla Rivista Scientifica della Società di Pediatria Preventiva e Sociale, inducono a considerare inequivocabilmente gli effetti benefici della bigenitorialità, anche se questo comporta la soluzione del doppio domicilio per i figli di coppie separate.

La custodia condivisa migliora lo status psichico e fisico dei figliha sottolineato il Dottor Piercarlo Salari, Pediatra Consultorio Familiare Milano e Componente SIPPS – come dimostrano i risultati congiunti di numerose e affidabili ricerche scientifiche, il coinvolgimento di entrambi i genitori nella crescita del figlio migliora lo sviluppo cognitivo, riduce i problemi di carattere psicologico, riduce l’insorgenza di problemi comportamentali nell’età adolescenziale.Il Dottor Salari, inoltre, ha espresso la necessità del Pediatra di affrontare le problematiche relazionali e familiari, attraverso l’ascolto ed il dialogo dei genitori dei propri pazienti, per informarli sull’importanza della continuità di riferimenti educativi e relazionali, anche al fine di migliorare la qualità del rapporto medico-paziente.

*Fonte ADIANTUM http://www.adiantum.it/public/2521-una-analisi-dei-dati-statistici-adiantum-sul-falso-condiviso—di-f.-venturini.asp

Principio di bigenitorialità

Il principio di bigenitorialità è il principio etico in base al quale un bambino ha un legittimo diritto a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori, anche nel caso questi siano separati o divorziati, ogni qual volta non esistano impedimenti che giustifichino l’allontanamento di un genitore dal proprio figlio.