LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO DEL BAMBINO
Vediamo in seguito le principali tappe di apprendimento del linguaggio dal primo mese di vita ai tre anni.
1-2 mesi di vita:
Il bambino si esprime attraverso il pianto, che indica il suo disagio; col sorriso manifesta il suo benessere.
Verso i 2 mesi inizia a produrre suoni più simili al linguaggio, ovvero emette vocali ripetute, questo
rappresenta una sorta di training per l’apparato vocale.
Cosa puoi fare per aiutare il tuo bambino ?
Rispondi ai suoi gorgheggi Leggi libri con lui in braccio
Parla col bambino quando ti prendi cura di lui.
2-9 mesi di vita:
Dai 2 mesi circa il piccolo affina il vocalizzo, comincia a pronunciare le vocali, dai 6 mesi inizia la fase del balbettio dove unisce vocali a consonanti (ba-da-pa). Verso i 7 mesi inizia l’imitazione : il piccolo ripete suoni semplici pronunciati dai genitori. Successivamente compare la lallazione che è prima monovariata (ta-ta; pa-pa) e poi bivariata (ta-pa; ma-ta)
Cosa puoi fare per aiutare il tuo bambino ?
Incoraggia i tentativi di apprendere nuovi vocaboli
Descrivigli gli oggetti che state utilizzando o che si trovano nell’ambiente in cui vi trovate
Fagli ascoltare canzoni, filastrocche
9-12 mesi di vita:
Il piccolo inizia a pronunciare le prime parole di senso compiuto (mamma, papà, oggetti della vita quotidiana). All’anno compare l’olofrase (una sola parola esprime un concetto, es: “pappa” per indicare “mamma voglio la pappa”)
Cosa puoi fare per aiutare il tuo bambino ?
Leggi libri
Cerca di coinvolgerlo nelle conversazioni più semplici Fai domande semplici a cui possa cercare di rispondere
12-20 mesi di vita:
Dopo l’anno il piccolo inizia a pronunciare frasi semplici, dapprima senza verbo (es. mamma nanna), poi, sui 18-20 mesi, compare all’interno della frase il verbo (es. mamma voglio nanna), si assiste ad un arricchimento del vocabolario, per cui a 16 mesi il piccolo conosce il significato di circa 50 parole. A 18 mesi il vocabolario “esplode”: a 20 mesi circa il piccolo può comprendere e pronunciare, anche se storpiandoli, fino a 200 vocaboli.
Cosa puoi fare per aiutare il tuo bambino ?
Lascia che giochi coi coetanei Prestagli attenzione mentre parla
Parla dei luoghi visti insieme, delle situazioni comuni in cui è stato coinvolto
2-3 anni di vita:
L’età del perché: il piccolo pone domande per esplorare il mondo e conoscerne i dettagli. Compare la negazione: il bambino impara a dire no. Lo sviluppo grammaticale del bambino si affina,
acquisendo i principali concetti morfosintattici, per poi acquisire tutte le strutture di base della lingua ai 4-6 anni.
Se il bambino è bilingue: il bambino bilingue tende ad avere, all’inizio dell’acquisizione delle capacità linguistiche, un vocabolario ridotto rispetto ai coetanei monolingui, tale discrepanza verrà colmata nell’arco dei primi 3 anni di vita. Tuttavia le sue abilità cognitive (capacità mentale, risoluzione di piccoli compiti, ..) sono maggiori, perché abituato ad esempio a ridurre le interferenze esistenti fra i due linguaggi, questo migliora la sua abilità di connessione cerebrale costituendo “una marcia in più” dal punto di vista cognitivo. E’ emerso che i risultati migliori si ottengono quando entrambe le lingue sono valorizzate e quando vengono parlate fin dai primi anni di vita.
SEGNI D’ALLARME
Se il tuo bambino non raggiunge le tappe del linguaggio sotto elencate entro una determinata età, conviene che tu chieda consiglio al pediatra di fiducia per eventuali indagini o visite specialistiche o test da praticare al piccolo:
ñ a 5-6 mesi: non balbetta
ñ a 9-10 mesi: non dice “ma”, né “pa”
ñ a 12-14 mesi: non dice “mamma-papà”
ñ a 18 mesi: riferisce meno di 3 parole con chiaro significato
ñ a 2 anni: non riferisce frasi di almeno 2 parole o non ripete frasi
A cura di Leo Venturelli e di Mariasole Magistrali
Le informazioni pubblicate nella scheda non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del pediatra.
Data di pubblicazione: 22 luglio 2015