Non esiste tra fratelli un rapporto privo di conflittualità. I sentimenti sono ambivalenti: ostilità, invidia, piacere, affetto. Il confronto è inevitabile: mentre si è alleati si è nemici. D’altra parte il litigio è palestra di vita, opportunità di crescita, una sorta di gioco per il bambino, per provarsi, per provare l’altro e per mettere alla prova i genitori. La presenza di fratelli in famiglia incide sostanzialmente sul tipo, sulla qualità e sull’intensità del futuro “scambio sociale”. L’importante è fare in modo che la situazione non degeneri in violenza.
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