La febbre rappresenta uno dei segni/sintomi di più comune osservazione nella pratica clinica del pediatra, responsabile di oltre il 30% delle richieste di visite mediche in età infantile.1 Anche il dolore acuto costituisce un sintomo molto frequente nei bambini di ogni età, in particolare per l’elevata prevalenza di faringodinia, cefalea, otalgia e dolore osteo-articolare, oltre che di dolore postoperatorio generale, da tonsillectomia e da intervento odontoiatrico. Pur impattando notevolmente sulla qualità di vita del bambino, il dolore acuto risulta tutt’oggi grandemente sotto-diagnosticato, in parte per le difficoltà di interpretazione che caratterizzano il paziente pediatrico, in parte per scarso ricorso ad adeguati strumenti di valutazione.2,3 Se la gestione della febbre tende a essere caratterizzata da un eccesso di trattamento, spesso a causa dell’ansia e della fever phobia dei genitori, quella del dolore, al contrario, appare improntata al sotto-trattamento, in particolare per quanto riguarda le forme di dolore acuto e i bambini più piccoli.4,5 Perciò le Linee Guida nazionali e internazionali sottolineano la necessità di una maggiore valutazione e di un adeguato trattamento del dolore in ambito pediatrico e, sulla base delle prove di efficacia e sicurezza attualmente disponibili, indicano ibuprofene e paracetamolo come farmaci di scelta per il trattamento del dolore lieve, senza raccomandazioni di preferenza tra i due.1,3,6-9 Nonostante siano attualmente disponibili svariate Linee Guida sulla gestione della febbre e del dolore pediatrico,1,3,6,7,10-12 la loro implementazione nella pratica clinica appare ancora parziale e molti studi hanno rilevato svariati ambiti di discrepanza tra comportamenti terapeutici della classe medica e raccomandazioni evidence-based.2,4,13,14 In Italia l’applicazione delle Linee Guida è cresciuta nel tempo, ma permangono alcuni atteggiamenti che non rispecchiano le acquisizioni scientifiche più recenti e che è necessario scoraggiare, anche per la notevole influenza che possono esercitare sui comportamenti e sulle convinzioni dei genitori.4,13 Con il presente volume gli Autori si propongono di contribuire a una più ampia disseminazione delle Linee Guida e a una più corretta applicazione delle attuali raccomandazioni nella pratica clinica pediatrica.

 

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